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Rina Ferrarelli: La corona di pane


Emigrazione e poesia

Quale tempo, quale luogo è il sogno? Mi sento come un’ombra, fatta di nebbia.

Montenero 1881 m, Sila

La corona di pane

a cullura

Quando i ragazzi erano piccoli
volevano Wonder Bread
invece del pane italiano.
Temevano d’essere diversi.
Poi trovarono ottimo, di moda,
tutto ciò ch’era italiano.
Ora sono grandi.
Vogliono sapere del passato,
di quell’altro mondo
"familiare e strano".
E a volte qualcosa la dico.
La domenica mio fratello
è passato dal forno
prima di venire
e ha comprato ‘na cullura
da mangiare a mezzogiorno,
"Ancora calda," profumata,
l'odore squisito
che solo quel pane possiede.
Ognuno ne ha rotto un pezzo
e l’ha passata di mano in mano
intorno alla tavola,
mentre io raccontavo
delle sette corone di pane
che mia madre dava ai poveri
all'anniversario della morte
in memoria di mio padre
e dei sei uomini
che morirono con lui.

The Bread Wreath

When my sons were little,
they wanted Wonder Bread
instead of Italian,
afraid to be different.
Then they discovered
that anything Italian
was good, fashionable.
And now they’re grown up.
They ask about the past,
that other country,
familiar and strange.”
And sometimes I tell them.
On Sunday my brother
stopped by the Bread Works
on the way over
and bought us a cullùra
to have with our dinner.
"Still warm from the oven,"
deliciously fragrant
as only that kind of bread can be.
As we broke it into pieces
and passed it around the table
I told my children
about the seven wreaths of bread
my mother gave to the poor
on the anniversary of his death
to eat in remembrance
of my father, and of the six men
who had died with him.


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