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Emigrazione Italiana in Australia

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Emigrazione Italiana in Australia

Dalla seconda metà dell'800 inizia l'emigrazione Italiana, Calabrese, Florense, verso l'Australia: i Calabresi sono presenti nel continente già del 1926; provenivano da San Giovanni in Fiore, Siderno, Locri, San Luca, e da altre città e paesi. I Calabresi in Australia costituiscono le comunità più consistenti rispetto ad ogni altra regione italiana in tutte le città.

Nonostante dal 1970 l'emigrazione italiana verso l'Australia sia diminuita, molti siano ritornati, molti rimasti siano morti, gli italiani sono ancora la più grande comunità di emigranti di lingua non inglese in Australia. A Perth Il censimento del 1996 indicava ventitremila persone nate in Italia, di cui almeno sei o settemila nate in Calabria. In proporzione alla sua popolazione la Calabria è la regione d'Italia che più ha contribuito all'emigrazione.

Come molti immigrati contemporanei (Marocchini, Albanesi, Bielorussi) in Italia, provenienti da culture contadine e con tradizioni pastorizie, lavorano qui da noi in aziende agricole, i primi emigranti Calabresi in Australia fecero i pastori, i contadini, lavoravano in aziende boschive, altri lavorarono nelle miniere di Karlgoorlie. Molti di loro, provati dalle difficoltà e dalla solitudine, tornarono, altri decisi a restare fecero venire le famiglie dall'Italia. Alcuni di quelli che decisero di rimanere diedero l'avvio alla nascita dell'industria vinicola, ancora oggi fiorente, piantando i primi vigneti australiani.

Durante il conflitto mondiale molti emigrati Italiani, internati nei campi di concentramento, non poterono lavorare le terre che avevano acquisito a credito, spesso perdendole definitivamente; le loro famiglie ebbero difficoltà, a volte, anche dopo la fine della guerra.

La corrente migratoria italiana e calabrese subito dopo la guerra divenne un fiume in piena. Il flusso migratorio fu strutturato dalla "catena" dei richiami dei parenti all'estero, al punto da svuotare alcuni nostri piccoli paesi.


In Australia, a Midland, a Perth, nei suoi sobborghi Balcatta, Osborne Park, dove già vivevano i Calabresi, le loro comunità aumentarono in breve tempo. Molti di loro erano braccianti, altri erano mestieranti, in ogni caso la maggior parte proveniva dalle campagne e dalle montagne calabresi.

La chiamata personale era una garanzia di assistenza agli immigrati e di contatti al loro arrivo in Australia, al fine di aiutarli a valutare tutte le possibilità di occupazione. A differenza del periodo ante-guerra la maggior parte degli immigrati degli anni 1950 e 1960 è partita prevedendo di stabilirsi permanentemente in Australia.

All’interno di questi due decenni, il numero degli italiani arrivati in Australia è stato così elevato che il loro numero è aumentato di dieci volte.

Anche se non ci sono dati precisi, trattandosi del censimento australiano sui nati-Italiani, il gruppo etnico italiano con i loro figli nati in Australia potrebbe essere avvicino agli 800.000 individui, classificandosi numericamente come il primo non di lingua inglese tra le comunità etniche in Australia.

rif: 1945-50 immigrazione degli italiani in Australia




Emigrazione italiana

Il più grande esodo della storia moderna

Sono stati circa 31 milioni gli immigrati arrivati nel "nuovo mondo" fra il 1880 ed il 1915. La maggior parte dei primi emigranti florensi nell'Ottocento e soprattutto all'inizio del Novecento si imbarcarono a Napoli per la via delle Americhe.



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