Salta al contenuto principale

L'inquieta alleanza tra psicopatologia e antropologia

Pagina 2


L'inquieta alleanza tra psicopatologia e antropologia

Mi ero condotto in questo distretto non perché spinto da sete di conoscenza tradotta in obiettivo di ricerca. Per poter incominciare a lavorare io stesso mi facevo interprete della mia personale emigrazione.

Nella mia vita si riattualizzava una condizione da me già conosciuta, provocata dalle migrazioni e dagli emigrati espressi dalla mia famiglia.

Paesaggio Florense Gerardo Civenti

Si trattava di migrazioni lunghissima e lontanissime nello spazio e nel tempo. Avevo pertanto già innestato nel mio codice culturale ed esperenziale il senso dell'importanza dell'evento migratorio nel corso delle diverse generazioni. Pur sensibilizzato a questo, all'epoca non ne avevo alcuna coscienza, non ero immediatamente sensibile ad esso.

Mi trovavo in questo luogo con un compito e una missione specifica: diagnosticare, curare, aiutare. Tutto il resto poteva costituire un di più, un lusso dell'intelligenza, un vano esercizio, una fatica o uno scacco.

Mano a mano capivo che non sarei rimasto lì per un breve periodo, forse non per sempre, ma a lungo.

Il tempo di vedere le cose muoversi, trasformarsi o svanire.

Oppure rimanere uguali a se stesse in un'estetica, quanto improbabile pietrificazione delle forme.

Avrei ascoltato e partecipato in ogni ordine e grado di quella società, ritirando la mia curiosità o estendendola a seconda delle possibilità e delle opportunità che, intanto, incominciavo a creare.

Soprattutto avrei visto e "sentito", ma sarei anche intervenuto sulle vicende e sulle cose, lasciando su di esse una traccia, di cui non mi importava la profondità, quanto la forma.

Incominciavo anche a rendermi conto che le migliori intenzioni spesso si convertono in male, e che questo rappresenta il rischio, costante e non teorico che scaturisce dai processi di contatto e di scambio culturale.

Quindi non ero solo il latore del buono e del dovuto ma anche un fattore di perturbazione, dilemmatico, talvolta manifestamente sgradito e mal tollerato.

Mi disponevo a riorganizzare la mia vita in questo nuovo contesto ambientale, ma nello stesso tempo spingevo, più o meno inconsapevolmente, la ruota della trasformazione, anche e soprattutto contro le resistenze che da più parti - anche da me stesso, dalla mia condizione di ansiosa solitudine - si sviluppavano.

Pagina 2

Pagine: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14

Presentazione

Prefazione


Immigrazione, Intercultura, Etnopsichiatria links


Alcuni Paesi dell'emigrazione italiana
Argomenti sull'emigrazione italiana
Grandi tragedie dell'emigrazione italiana

Web Master - Content - SEO - Francesco Saverio Alessio - all rights reserved © copyright 2003/2023