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Andenne e la Meuse

Note su di una breve "emigrazione intellettuale" in Belgio

Andenne, 31 juillet 2004

Andenne, sui bordi de “la Meuse”, è veramente una cittadina molto bella: é situata fra Namur e Liège, due capoluoghi di provincia oltre che città storiche, è un luogo di Cultura Vallone, da Wallonie, nome della regione collinare belga attraverso la quale scorre la Meuse; il gran fiume che scendendo dalla Francia attraversa tutto il Belgio e l’Olanda per poi sfociare nel Mare del Nord.

Navigando in mare più a nord l’Inghilterra, a nord-est la Norvegia, Cristiana (Kristiansand), dove Knut Hamsun soffrí la fame (Sult) - oltre solo le sconfinate solitudini verso il Polo Nord.

Vicino casa, a non più di duecento metri, una chiusa per il livellamento del fiume; una stazione obbligata per chiunque voglia risalirlo. Tutto il giorno imbarcazioni d’ogni tipo navigano “la Meuse”: lunghe e basse chiatte che trasportano tonnellate e tonnellate di materiali d’ogni tipo, comprese automobili o piantine da vivaio, piccole barche a vela e velieri con gli alberi ripiegati per poter passare sotto i ponti di molte città, yacht tedeschi, italiani, olandesi, neozelandesi, inglesi - Il pomeriggio è lunghissimo!


Andenne, 26 août 2004

Mi guardo intorno, vedo tutte persone per le quali è scontato esprimersi nella Lingua che a me impone un’attenzione estrema anche per poter esprimere un minimo bisogno; si parla riguardo alla differenza economica contemporanea fra le classi sociali nel Belgio. Misteriosamente qualcosa di chiaro, ironico, di non nordico, espresso in corretto accento francese esce dalla mia bocca, tutti intorno a me ridono a crepapelle – è bellissimo.

Il mio mezzo di locomozione è una vecchia bicicletta, nera, mountain-bike, un regalo di una mia amica italo-belga. Per bisaccia la borsa di mia madre, in tessuto tradizionale florense, che contiene il tabacco e le cartine, le penne, l’apparecchio fotografico, la carta, la giacchetta a vento per la sera o i cambiamenti improvvisi di clima. Respiro un’aria di civiltà che mi fa molto bene.

Dalla finestra della mansarda si vede una collina tutta d’abeti nella dorata luce del tramonto estivo del nord. Ricorda la Sila, un “Ziggumärru” in miniatura; è un particolare piacevole: osservo, analizzo, vivo questa mia nuova esperienza, gli accadimenti quotidiani, le belle donne, la luce del Nord e cerco di afferrare il senso della mia presenza qui; specialmente in quello che comporta come percorso UMANO di cambiamento e adattamento.

Sono un emigrato fortunato per certi versi, studio i problemi dell’emigrazione, sono uno dei fondatori di emigrati.it e Presidente dell’Associazione Internet degli Emigrati Italiani nata intorno a tale sito Web, mi interesso da anni di relazioni Euro Mediterranee, quindi sono oggetto di studio di me stesso in qualità di emigrato italiano in Belgio.

I riflessi nell’acqua de “la Meuse”, le anitre, i pesci che nuotano tranquilli, la brezza che scende dalle Ardenne o sale dal Mare del Nord accarezzano i mie progetti per il futuro e le miei visioni di un mondo migliore fatto di rispetto per la vita, per la verità, per l’uomo.

Francesco Saverio Alessio


Andenne - links

Marcinelle

Le Bois Du Cazier, 8 agosto 1956

Monongah

West Virginia, 6 dicembre 1907



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