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Archicenobio Florens

Abbazia Florense - Gioacchino da Fiore


Abbazia Florense

L'edificio, ideato da Gioacchino da Fiore, ma realizzato da Fra' Giuliano, "Magister Artium", e forse supervisionato dal discepolo di Gioacchino, Vescovo e grande Architetto del Duomo di Cosenza, Luca Campano, possiede alcune particolarità che oltre a renderlo unico, come ogni edificio ben riuscito, ne fanno il prototipo dell'Architettura Florense oltre che un capolavoro di Architettura Mediterranea.


Fotoforo dell'abside dell'Abbazia Florense - florense.it

Innanzitutto la navata particolarmente allungata, quasi da cella dorica, ma estremamente alta. E' sempre un'emozione entrare in questo spazio! Percepire la richiesta di spiritualità che vive fra quelle mura è un'esperienza che per me si rinnova ogni volta che oltrepasso la soglia d'ingresso, ogni volta che penso alla passione che trasudano quelle pietre, trasportate attraverso le montagne, lavorate e trasformate da abili mani nella celebrazione di un idea, l'idea di chiesa di Florense.

Questa genuina semplice spazialità è tutta tesa verso il piatto abside traforato da un'esplosione di luce: i quattro cerchi, tre uguali più piccoli, ed uno più grande, che rappresentano l'unione della Santissima Trinità secondo la concezione e l'interpretazione di Gioacchino da Fiore.


Sebbene in chiese Normanne e in edifici Cistercensi precedenti, in Calabria, fosse adottato sia lo schema a navata unica allungata, sia la soluzione del coro a terminazione rettilinea, nell'Abbazia Florens questi tipi assumono un'espressione superiore per purezza e mistero.

A nostro parere il restauro che ci ha privati di ogni traccia dell'architettura barocca successivamente costruita nella chiesa originaria, paradossalmente del barocco ci ha lasciato l'orpello più ingombrante: il pregevole altare, che nella chiesa spogliata dagli intonaci da un ancor più infelice restauro successivo che ci ha privati anche della resa luminosa ed acustica dell'aula, nasconde parzialmente il traforo dell'abside che è il principale motivo per cui l'intero edificio è stato costruito.

Cioè il fotoforo florense! Che, come scrive Pasquale Lopetrone, è:


Abbazia Florense: fotoforo

L'illustrazione, la descrizione, la spiegazione della parete absidale dell'aniconica chiesa abbaziale florense di San Giovanni in Fiore, un'opera d'arte spirituale prima e unica nella storia figurativa cristiana. [...]

Dal punto di vista dello studioso di Architettura è particolarmente interessante lo studio, riguardante i tracciati regolatori che hanno guidato Gioacchino da Fiore, i suoi discepoli, e il "Magister Artium" fra' Giuliano nella costruzione dell'Archicenobio Florens, del libro La Chiesa Abbaziale Florense a San Giovanni in Fiore di Pasquale Lopetrone, Edizioni Librare, San Giovanni in Fiore, 2002.


E' sempre un'emozione entrare in questo spazio! Percepire la richiesta di spiritualità che vive fra quelle mura è un'esperienza che per me si rinnova ogni volta che oltrepasso la soglia d'ingresso, ogni volta che penso alla passione che trasudano quelle pietre, trasportate attraverso le montagne, lavorate e trasformate da abili mani nella celebrazione di un idea, l'idea di chiesa di Florense.

L'Abbazia Florensefra le case

Questa genuina semplice spazialità è tutta tesa verso il piatto abside traforato da un'esplosione di luce: i quattro cerchi, tre uguali più piccoli, ed uno più grande, che rappresentano l'unione della Santissima Trinità secondo la concezione e l'interpretazione di Gioacchino da Fiore.

Sebbene in chiese Normanne e in edifici Cistercensi precedenti, in Calabria, fosse adottato sia lo schema a navata unica allungata, sia la soluzione del coro a terminazione rettilinea, nell'Abbazia Florense questi tipi assumono un'espressione superiore per purezza e mistero.

A nostro parere il restauro che ci ha privati di ogni traccia dell'architettura barocca successivamente costruita nella chiesa originaria, paradossalmente del barocco ci ha lasciato l'orpello più ingombrante, il comunque pregevole altare.


Altare che nella chiesa spogliata dagli intonaci da un ancor più infelice restauro successivo, che ci ha privati anche della resa acustica e luminosa dell'aula, nasconde parzialmente il traforo dell'abside che è il principale motivo per cui l'intero edificio è stato costruito.

Da visitare assolutamente la cripta, dove erano le spoglie di Gioacchino ora nella Cappella laterale della chiesa. La cripta, elemento essenziale di questa architettura, probabile "pensatoio" nel Medio Evo e luogo turistico attualmente, è una parte di un più vasto sistema ipogeo, oggi in parte scomparso, in parte usato come sistema fognario, in parte inglobato in architetture private. Probabilmente si è coperti i valloni naturali con archi ogivali costruendovi sopra scalinate ed abitazioni, dai sotterranei dell'Abbazia Florense all'attuale Palazzo Nicoletti da un lato, verso la Casbah del "Curtigliu" da un altro, e, forse verso il Vallone di "Surice".

Fotoforo dell'abside dell'Abbazia Florense - florense.it

Archicenobio Florens: Sezione trasversale

Federico Parisi: Disegno dell'architettura cistercense in Calabria; Edizioni Alinea, Firenze 2006

ref. San Giovanni in Fiore, Abbey | The Medieval Kingdom of Sicily Image Database


Abbazia Florense links

Abbazia Florense - Wikipedia

Storia di San Giovanni in Fiore - Wikiwand

Gioacchino da Fiore: Gianni Vattimo al VI Convegno Internazionale di Studi Gioachimiti

Centro Internazionale di Studi Gioachimiti

Gioacchino da Fiore - Wikipedia

Gioacchino da Fiore nell'Enciclopedia Treccani

Gioacchino da Fiore Le Memorie di Luca Campano



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