Circa
trent'anni fa le onde della prima radio libera
sangiovannese, venivano irradiate dal
rione Cappuccini per propagarsi su tutto il nostro
terriorio fino ad arrivare sull'Alto
Crotonese, con punte di
penetrazioni che raggiungevano la Puglia.
Erano
gli albori della liberazione dell'albori della
liberazione dell'etere, da sempre monopolio della
RAI,
gestore unico dell'informazione radiotelevisiva in
Italia.
Anche
nel nostro paese, su iniziativa di Saverio Basile,
che promosse una cooperativa, presieduta dal
commercialista Nino tripodi, vide la luce la prima
radio libera di San giovanni in Fiore.
Il
suo nome era "Radio
SGF 103", il numero 103 stava
per i MHz della modulazione di frequenza.
La
data di nascita è il 18 ottobre del 1976 e dopo
quattro giorni di "prove tecniche di trasmissione"
alle ore 15 del 21 ottobre andò in onda il
programma "Canzone d'autore"
condotto da chi scrive seguito da una trasmissione
di intrattimento musicale presentata da Francesco Saverio Alessio,
che aveva per titolo "Paff Bum!",
seguito da "Musiche e dediche"
condotto da Tonino Alessio e Rosaria
De Paola.
Poi,
alle 18:30 in punto, per cento giorni filati,
la popolazione di San Giovanni in Fiore sentiva
partire le note della canzone "Penna a sfera" di
Antonelle Venditti che preannunciavano il
quotidiano appuntamento con il "Giornale
radio" locale. A condurlo lo
stesso Saverio Basile, che
era anche direttore della radio. Con
lui si alternavano nella lettura del giornale
radio, Rita Spadafora, Rita De Paola,
Maria Antonietta Iulinello, Franca Cantisani ed
altre.
L'iniziativa non mancò di
suscitare curiosità ed interesse nella
popolazione, che all'inizio
faceva fatica a distinguere la differenza fra la
nostra emittente e la blasonata Rai. Tant'è che
molti dj locali venivano fermati per strada o attesi
all'uscita dal portoncino in vai Panoramica, sede
della radio, messa gentilmente a disposizione da Antonio
Bitonti.
Le
richieste del pubblico per lo più erano quelle di
voler visitare lo studio per capire come era fatta
all'interno una "stazione radiofonica".
La maggior parte di questi curiosi rimaneva delusa
quando si trovava davanti due semplici giradischi,
un mixer ed un microfono. Può essere che da lì si
propagassero voci, canzoni e notizie?
Oltre
al giornale radio, atteso veramente da tutta la
popolazione, per apprendere le notizie
del proprio paese e per ascoltare la voce dei
numerosi intervistati, che ogni giorno venivano
avvicinati dai collaboratori del giornale radio, il
programma di maggiore gradimento era per l'appunto "Musiche
e dediche".
I
conduttori non sceglievano, come avveniva invece per
gli altri programmi la musica da ascoltare, ma erano
gli stessi ascoltatori, che tramite una cartolina
postale, chiedevano la canzone o il brano musicale
che volevano ascoltare o dedicare ad una persona di
loro interesse.
Un
messaggio via etere che diversamente, forse, era
difficile far pervenire a destinazione.
Di cartoline alla sede ne
arrivarono fino a diecimila nel giro di tre
mesi. A testimoniare che lle
onde di quella piccola emittente arrivassero fino in
Puglia, è dato dal fatto che proprio diverse
cartoline arrivarono da Lecce.
Tra i
collaboratori della radio che conducevano
trasmissioni di varia natura, ricordiamo: Franco
Iuliano, Gianni Meluso,
Giovanna Paolini, Salvatore
Madia, Giuseppe Oliverio con la sua
"Rock Off", Tonino Audia
con "Giovedì Folk" e Franco
Marra per lo sport.
Ma "Radio SGF 103"
ebbe il merito di aprire le porte del palazzo alla
popolazione sangiovannese, prima d'ora tenuta fuori,
dalla mancanza di notizie e di dibattiti.
Mario IAQUINTA
I
laghi della Sila
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