E Nicoletti scrive a Luzzo `La sanità va riqualificata'

di Emiliano MORRONE

Il Presidente di Heritage Calabria Associazione degli Emigrati Calabresi François Xavier Nicoletti

Il Presidente di Heritage Calabria François Xavier Nicoletti


François Nicoletti, presidente e fondatore di Heritage Calabria, associazione degli emigrati calabresi, ha inviato una lettera all'assessore regionale alla sanità, onorevole Luzzo, per conoscere la volontà dell'esecutivo ìn merito all'ospedale civile.

Nel suo documento, il presidente Nicoletti (nella foto) ha scritto:

"In questi ultimi giorni, la società civile di San Giovanni in Fiore e i suoi residenti all'estero riflettono sulle sorti della sanità locale. Per vero, la discussione politica, a riguardo, non sta avendo i toni d'un dibattito costruttivo e comprensibile. (...) Noi di Heritage Calabria siamo convinti che debba chiudersi il tempo delle polemiche portate per strada e di tutte strumentalizzazioni, in particolare a breve distanza da elezioni. Non è col rumore e con le masse infervorate che si cambiano razionalmente gli assetti dei servizi fondamentali e non è col clangore insensato che si realizzano le riforme. La Calabria è una regione che ha sofferto per ragioni storiche ben conosciute e che, adesso, con l'Europa deve e vuole confrontarsi, in quanto parte rilevante e luogo strategico".

Rivolgendosi, poi, alla giunta regionale, François Nicoletti ha precisato:

"La vostra amministrazione, eletta democraticamente, deve essere rispettata e pensiamo che le vostre azioni terranno conto dei bisogni della gente, meritandovi, così, piena fiducia. Occorre che vi troviate in quel clima di essenziale serenità, per programmare uno sviluppo efficace e in linea coi nuovi rapporti economici, culturali e politici di oggi. Dunque, riteniamo che il dialogo, il buon senso e l'amicizia, di cui l'amministrazione regionale sta dando prova, debbano costituire gli elementi basilari della relazione fra società e istituzioni, specie in un momento di rapide e profonde trasformazioni di portata globale. Nondimeno, osserviamo che, in casi particolari, proprio per le specificità d'un territorio come quello silano, la classe dirigente debba considerare le difficoltà oggettive della popolazione. Riferendoci al ventilato ridimensionamento dell'ospedale, di cui si parla recentemente, Vi preghiamo di comunicar quali provvedimenti sta adottando la Regione, in ordine all'articolazione della sanità - sapendo che il governo regionale sta affrontando le varie questioni in maniera sistematica e ragionata. Ciò consentirebbe ai cittadini di San Giovanni in Fiore di partecipare ad una civile azione d incontro".

"La sanità, a San Giovanni in Fiore, va riqualificata - ha proseguito il banchiere florense - anche per gli stessi sforzi dei residenti all'estero, che, per il loro radicamento sempre vivo, hanno regalato una tac all'ospedale civile, attivandosi per un rilancio economico e culturale dell'intera regione. Gli emigrati manifestano grande interesse per le vicende della propria città, della propria comunità, della propria tetra. Pensiamo, quindi, che l'ospedale di San Giovanni in Fiore, in quanto ospedale di montagna, vada potenziato e meglio attrezzato, proprio per il suo ruolo centrale e non sostituibile. Sappiamo che un ospedale va gestito sulla base di princìpi di economicità ed efficienza. Tuttavia, con la sua numerosa popolazione, ivi comprendendo i paesi vicini, San Giovanni in Fiore deve essere assolutamente considerata"

François Nicoletti ha concluso la sua lettera con l'augurio che "le madri silane continuino a partorire nel nosocomio florense e che tutti i reparti possano funzionare meglio e a pieno regime".

"Una buona sanità comporta questo. San Giovanni in Fiore - ha sottolineato Nicoletti - e i comuni del circondario hanno inverni rigidi e lunghi. Ove questa circostanza potesse prevalere sulle anche importanti particolarità tecniche, si raggiungerebbe un obiettivo di effettiva utilità per chi accetta di vivere e investire nella montagna silana".


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Nicoletti di Heritage scrive a Luzzo

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