Montesanto spara a zero su Oliverio

di Claudio Curli

L'Onorevole Mario OLIVERIO, Parlamentare, ex Sindaco di San Giovanni in Fiore, ex Assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, candidato alla Presidenza della Provincia di Cosenza, Presidente dell'Associazione Europa Mezzogiorno Mediterraneo AEMME ONLUS.

L'Onorevole Gerardo Mario Oliverio, Parlamentare Ds, ex Sindaco di San Giovanni in Fiore, ex Assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Presidente della Provincia di Cosenza, ex Segretario della Commissione Agricoltura della Camera, Fondatore e Presidente dell'Associazione Europa Mezzogiorno Mediterraneo AEMME ONLUS.

Fotografia riferimento: Dialogo Mediterraneo; anno I n°0 gennaio 2004

Periodico a cura dell'Associazione Europa Mezzogiorno Mediterraneo AEMME



"Giudico la candidatura dell'On. Mario Oliverio a Presidente della Provincia di Cosenza a rischio non solo nel mio collegio, ma anche nell'intera fascia jonica".

L'ex sindaco diessino di Cariati, Damiano Montesanto, torna nuovamente sulla candidatura del parlamentare della Quercia e rilascia una serie di dichiarazioni al vetriolo sull'imminente scadenza elettorale.

L' ex amministratore che “Forse per dimenticanzanon riceve la tessera del partito da un anno e mezzo, prima di fiondarsi sulle candidature provinciali evidenzia, senza mezzi termini la profonda crisi che la politica e i partiti stanno affrontando, imputabile al fatto che “spesso i partiti, nei nostri centri urbani, coincidono con un solo nucleo familiare, sembrando proprietà privata" e "alla profonda crisi d'identità che vivono i partiti stessi".

Montesanto giudica la propria esperienza di amministratore esaltante, "perché si può mettere a frutto l'esperienza maturata", e deludente "perché spesso i partiti che ti eleggono sono i primi a metterti i bastoni fra le ruote" e termina augurandosi che attorno alla politica possa ritornare "un po' di entusiasmo".
Ma le dichiarazioni più interessanti sono sicuramente quelle riservate alla candidatura di Mario Oliverio; figlia - secondo Montesanto - della crisi d'identità della politica.

"lo - afferma l'ex Sindaco di Cariati - ho criticato, e critico, il modo in cui si decidono le candidature che non tengono conto dei reali bisogni dei collegi. Tutto ciò avviene sia per colpa delle crisi delle federazioni politiche e sia perché la stessa geografia dei collegi avviene a tavolino, decidendo a priori quale zona o territorio deve avere un rappresentante.
--La realtà più eclalante in questo senso è la candidatura di Oliverio, una candidatura a rischio per la sinistra secondo me non solo nel mio collegio, ma in tutta la fascia Jonica e in gran parte della provincia di Cosenza. Questo perché Oliverio - prosegue Montesanto - non ha saputo dimostrare né come consigliere regionale né come deputato, un interesse reale verso il collegio della camera e gli elettori che lo ha eletto".

Non finisce qui. "Un candidato quando viene scelto deve presentare il proprio curriculum, dare il conto cioè di ciò che si è fatto - quando si è ricoperto delle cariche così importanti. lo non ho un resoconto della sua attività parlamentare ma non si può pensare che questa si possa ridurre ad una semplice attività di interpellanze o interrogazioni".

Il diessino, ricordando che "la suddivisione dei collegi è stata fatta affinché si instauri un rapporto simbiotico, non certo clientelare, fra l'eletto e i suoi elettori'; ribadisce che "quando un partito è costretto a fare sempre gli stessi nomi o è un partito che non esiste, oppure alcuni elementi sono uniti tra loro da un filo rosso e quindi, sostenendosi a vicenda, fanno sì che solo loro possano essere eletti vita natural durante o fino a quando non si raggiunge l'età della pensione. Personalmente, propendo verso tutte queste ipotesi aggiungendone un'altra: magari si pensa alla politica come sistemazione personale. lo avrei preferito un passo indietro di Oliverio, non può essere eterna la presenza di una persona all'interno delle Istituzioni ma piuttosto bisogna favorire il ricambio, altrimenti ci troveremo, con la scusa dell'esperienza maturata in tanti anni, a ripercorrere ciclicamente tutte le cariche: dal basso verso l'alto e viceversa. Io, lo ribadisco, sono contrario alla candidatura di Oliverio perché ritengo che non abbia le capacità e le qualità per essere Presidente della Provincia di Cosenza soprattutto se si considerano i due mandati di Acri contraddistinti da grande attività e vitalità -

A scanso di equivoci, Montesanto tiene a ' precisare che le proprie posizioni sull'On. Mario Oliverio" non sono frutto di astio" o dettate "dal momento storico", bensì "sono opinioni datate nel tempo" e che si basano sul fatto che "Oliverio non è espressione del nostro territorio, neanche fisicamente e, soprattutto, non è espressione di interessi di questo territorio. La Sibaritide - afferma - non ha avuto in lui un paladino dei propri interessi basti pensare alla battaglia per il decentramento: se Oliverio avesse alzato un solo; dito che non sia un dito di comodo, lo avremmo ascritto come persona che tiene a cuore gli interessi della Sibaritide. Oggi, invece, non si registrano aiuti in questo campo, forse per non urtare la suscettibilità di qualcuno a Cosenza".

Circa la presunta incompatibilità, che pare non esserci, fra la carica di Deputato e quella di Presidente della Provincia, Montesanto ha le idee ben chiare.

"Se fossi in Oliverio mi sarei già dimesso da Deputato. Se ciò non dovesse avvenire mi impegno pubblicamente a fare una battaglia in tal senso. Non credo, comunque, che spontaneamente Oliverio sia disposto a dimettersi, per come la penso io lui andrà fino in fondo con le due esperienze. Dimettersi sarebbe un motivo di onore anche perché la Provincia di Cosenza non merita un presidente part-time, seppur per due anni. Bisogna comunque affermare che tutti noi ci troveremmo di fronte ad un part-time atipico, perché questa espressione è corretta se ci si trova dinnanzi ad una persona che svolge due lavori ma in questo caso a livello parlamentare non credo che Oliverio si sia mai bagnato di molto sudore".

Montesanto, augurandosi una prossima rivisitazione dei collegi elettorali (che non siano solo "ad personam'), in conclusione parla del suo futuro.

"Sto organizzando un’Associazione che possa privilegiare e promuovere la cultura e la politica. Mi auguro che possano aderire soprattutto dei giovani che vogliono riscoprire la politica come polis e non politica come si fu oggi nei partiti. Un'associazione - conclude – che s'inquadra nella sinistra e mi auguro che possa aiutare i partiti a riscoprire la loro vera identità e aprire i loro orecchi ai bisogni della gente.

lo sono un assertore convinto del cambiamento, sono un romantico e fino a quando ci sarà la possibilità del cambiamento io sarò in prima linea perché questo avvenga”.

Claudio Curli

riferimento: La Provincia cosentina: Cariati e Basso Ionio: sabato 14 febbraio 2004


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