San Giovanni in Fiore: sulla manifestazione di sabato 6 marzo 2004 e sulla crisi economica in atto in Italia

Arte Mediterranea: ARTE FLORENSE: Battaglia  Gerardo CIVENTI © 2003 Copyright

Arte Mediterranea

Battaglia

Gerardo CIVENTI - copyright © 2003


"il CROTONESE" ( 9/11 marzo 2004 )

Note sul Reddito Minimo di Inserimento Sociale

Sabato mattina, hanno manifestato, per le strade della città, molti fra gli ex beneficiari del reddito minimo.

Cori da stadio: «Regione, Regione, vaff...» e attacchi, cantati, al sindaco.

Una protesta non organizzata e violenta, per l’esaltazione di qualcuno.

La Regione siamo noi, che votiamo i nostri rappresentanti e viviamo in Calabria, liberi di scegliere e agire.

L’amministrazione comunale, di qualsiasi bandiera, colore o ideologia, non può distribuire posti di lavoro su domanda o minaccia verbale.

Può farlo attraverso concorsi pubblici o incarichi esterni, ma richiedendo competenze e titoli specifici.

E non può sistemare amici, parenti e consociati.

Fra gli ex del reddito minimo, ci sono casi di bisogno: persone che non hanno affatto un mensile e debbono campare la famiglia, situazioni difficili, di estrema urgenza. Questi meritano il sostegno di tutta la città, degli studenti, dei commercianti, delle forze politiche, degli artigiani, dei sacerdoti, dei professionisti, delle associazioni, della stampa.

Però, ciascuna delle parti sociali deve abbandonare ogni goffa retorica e contribuire a lanciare il seguente messaggio: il reddito minimo era sperimentale, lo Stato è in crisi; bisogna, dunque, che il lavoro arrivi dall’iniziativa e dalla volontà dei privati, ai quali il governo deve assicurare possibilità di cominciare e sopravvivere.

Quando si dice che Berlusconi ha cancellato il reddito minimo, si diffonde una grande menzogna.

Al suo posto poteva esserci chiunque altro, il sostegno sperimentale sarebbe terminato comunque, in quanto a tempo determinato.

La Melandri e altri parlamentari di centrosinistra, fra cui l’onorevole Oliverio, hanno presentato un disegno di legge per un sostegno minimo esteso.

Desta perplessità, per la disponibilità finanziaria.

Arte mediterranea: ARTE FLORENSE: Paesaggio Florense;  Gerardo CIVENTI olio e acrilico su tela 30x50 Collezione ALESSIO © 2003 Copyright

Paesaggio Florense

Gerardo CIVENTI

copyright © 2003

La ricerca, in Italia, si trova in condizioni limite: mancano fondi pubblici. Il mondo accademico soffre perché, nella competizione della conoscenza, occorrerebbero maggiori sostanze.

La sanità, che sarà completamente in mano alle singole regioni, al Sud è in estremo deficit.

Non possiamo pensare che lo Stato sia una riserva senza fondo.

E, ormai, nella vita della società, sono intervenuti altri attori: Unione europea e regioni. Sono cambiate le competenze degli enti pubblici. Dobbiamo accettare che un disoccupato del Nord è uguale a un disoccupato del Sud.

L’assistenzialismo ha rovinato il Mezzogiorno. Ciò è storia recente.

Mentre, al Nord, il circuito produttivo si avvale di vantaggi strutturali e partecipazione attiva degli stessi impiegati, non comprendiamo, qui, la necessità, tanto discussa, di valorizzare il territorio con appositi progetti e spirito d’impresa.

L’abitudine di ricevere del danaro, quasi a titolo d’elemosina, va perduta.

Il ruolo fondamentale, per il vero rilancio dell’economia, è quello della conoscenza.

Marcobolo

 

La fuga dei laureati italiani all'estero è un fenomeno di cui spesso si discute senza l'appoggio di dati significativi. Analizzando i flussi di laureati italiani che vanno all'estero il fenomeno appare drammatico e in crescita. Mentre all'inizio degli anni 90 meno dello 1% dei nuovi laureati emigrava all'estero, alla fine degli anni 90 circa il 4% dei nuovi laureati lascia l'italia. [...]la percentuale di laureati che lascia il paese e’ quindi quadruplicata tra il 1990 e il 1999
FONTE: "How Large is the Brain Drain from Italy?" (Becker, Ichino and Peri 2002)

RADICI


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